Nel 29 a.C. Ottaviano, che di lì a poco avrebbe avuto il nome di Augusto, decise di ripristinare l’antico rito dell’avgvrivm Salvtis popvli Romani. Nel rinnovo di istituzioni e soprattutto di culti dell’antica res publica egli conferiva un ruolo di primo piano alla Pax, alla Concordia, alla Securitas e alla Salvs publica popvli Romani, garanzia assoluta della stabilità dello Stato, essenza della sua stessa integrità. Tutto il lungo percorso di questo culto è delineato con completezza di fonti e con rigore di metodo in questo saggio. Attraverso le sue pagine parlano la storia ufficiale di Livio e la religione di Stato di Cicerone, ma anche il sentire popolare di Plauto. Ogni tipologia di fonte viene presa in considerazione ed utilizzata al meglio, esaminando tutta la bibliografia sorta in merito nel tempo. Notevole spazio è dato anche alla numismatica e all’iconografia della Salvs, la cui immagine, associata al serpente, ne ha consentito quell’assimilazione con Igea, che ne ha determinato la funzione di protettrice. |