Un testo che spiega per la prima volta i riti magici praticati nell’Antica Roma, basandosi su antichi testi latini e greci, alcuni per la prima volta tradotti in italiano. L’opera si divide in due parti: una prima, teorica concettuale, nella quale viene affrontato il concetto di Magia, intesa come arte di dominare lo spirito vitale della natura, tecnicamente definito “mana”, alla luce degli studi etno-antropologici e dei testi romani e greci, e dei reperti archeologici; una seconda che è invece un vero e proprio manuale di magia pratica in cui, prendendo come riferimento il rito di magia amorosa contenuto nell’Egloga VIII di Virgilio, vengono esplicitati i mezzi, i luoghi, i tempi e l'atteggiamento spirituale da adottare per l'operazione magica. In appendice un ampio formulario operativo illustrato, suddiviso secondo la tradizionale tripartizione: amore, lavoro/affari, salute. Le formule magiche sono state tratte dai Papyri graecae magicae (III secolo d. C.), da i Cesti di Sesto Giulio Africano (III secolo d. C.), dal Liber Medicinalis di Marcello Empirico (o da Bordeaux, IV secolo d. C.), dai Kiranides di Arpokration di Alessandria (IV secolo d. C.), dai Lithicà di Damigerone di Tralle (II secolo d. C.) e da molti altri testi antichi.
Un libro imperdibile sia per gli appassionati di storia romana sia per i cultori delle arti magiche, corredato di traduzioni inedite di testi latini. |