I percorsi dell’immaginario variano secondo i tempi e i luoghi, sia per gli ebrei sia per i cristiani. Spesso, nell’Occidente medioevale ebraico, l’orizzonte del sogno e dell’immaginario tende ad organizzarsi in un universo rovesciato, che si contrappone alla difficile realtà del quotidiano, con funzioni di compensazione, come un contrappeso onirico e fantastico alle umiliazioni, alle sofferenze e al disprezzo e che nei momenti difficili restituisce fiducia e speranza. |