“Ciò che distingue l’India è innanzitutto il fatto che la metafisica è esente da qualsiasi dogma, e che non solo si dà spazio alla ragione, ma si richiede che quest’ultima vi svolga un ruolo considerevole e decisivo. Attraverso il mito e la leggenda, in India la religione fa appello a tutte le facoltà dell’uomo, alla ragione, all’affettività, alla volizione e persino alle attività più materiali, in tutti i loro aspetti e suddivisioni. Infine, questa mistica, come sostengono gli indù e anche gli occidentali disposti a riconoscerlo, è suscettibile di un’applicazione pratica, concreta e costante, e le sue tappe si susseguono secondo leggi tanto rigorose quanto la tecnica dei nostri ingegneri”. Il presente volume si compone di due parti: la prima è il testo delle conferenze tenute da Herbert nel 1949 all’Università di Ginevra sul “Messaggio della mitologia indù”. Le considerazioni generali che vi sono esposte, sugli dèi e i miti dell’India, sono illustrate con uno studio sul mito di Sharanyu in diversi testi sacri appartenenti a categorie diverse. Il testo di tali conferenze apparve all’epoca nei Cahiers du Sud(Marsiglia) e in France-Asie(Saigon). La seconda è un esempio di ciò che può dare lo studio di un singolo mito in un determinato testo, qualora lo |
Jean Herbert - Orientalista e linguista, è nato a Parigi nel 1897 ed è morto a Ginevra nel 1980. Ha studiato alla Sorbona, all'Istituto di Lingue Orientali di Parigi, all'Università di Edimburgo (lettere, diritto, lingue orientali). Ha lavorato per la Società delle Nazioni, per l'UNESCO e per l'ONU. Per oltre dieci anni ha insegnato mitologie orientali all'Università di Ginevra, e fino ai suoi ultimi giorni ha tenuto conferenze in tutto il mondo. |