Thomas Gutknecht ama raccontare di un aneddoto che gira negli ambienti filosofici. In un’università americana degli studenti di Teologia appesero un cartello di sbeffeggio sotto la targa dell’attigua Facoltà di Filosofia: “Domande senza risposta”. Ma la reazione dei filosofi non si fece attendere a nel giro di poche ore sotto la targa di Teologia ne fu appeso un altro di cartello con su scritto: “Risposta senza domande”. Ci pare un’esemplificazione straordinariamente efficace, tra chi ha una Verità e non dà senso e pienezza ad una ricerca che ritiene inutile e chi invece proprio della Verità fa l’oggetto della sua ricerca, percorrendo le strade del dubbio e, qualche volta, della disperazione. Interrogare la saggezza dell’umanità è quanto da secoli fa la Massoneria, chiesa e asilo delle domande senza risposta. La Massoneria che ha coinvolto, almeno dal Seicento e fino ai nostri giorni, le migliori intelligenze nel campo del pensiero e della cultura. La sfida che Mauro Cascio sta lanciando negli ultimi anni è quella di restituire agli studi filosofici un oggetto straordinario, unico nella sua portata teoretica in tutto l’Occidente. |