«La continua insistenza sulla unicità spirituale dell’uomo tende ad oscurare la sua unicità biologica.» Alla luce di questa affermazione Lorenz ha lavorato alacremente per difendere e recuperare all’interno della riflessione scientifica e filosofica il concetto di una natura umana e del suo rapporto con la realtà, in un ottica radicalmente diversa da quella delle tradizionali Scienze dello Spirito. Gli scritti raccolti in questo volume, larga parte dei quali tradotti in italiano per la prima volta, o proposti in una traduzione aggiornata, mettono in luce il tentativo d’insieme compiuto da Lorenz di costruire un modello di conoscenza perfettamente in linea con gli indirizzi della filosofia della scienza contemporanea. Tenendo ben saldo il legame con la teoria dell’evoluzione, Lorenz ribadisce la necessità di considerare la cultura come vincolata alla base biologica, di cui ne riproduce in forma simbolica e ritualizzata processi e tappe. Per questi motivi tanto i conflitti generazionali e parentali, quanto le più severe questioni metodologiche della scienza e della storia possono essere meglio compresi se ricondotti alla domanda fondamentale della biologia «A cosa servono'», piuttosto che chiedersi, più scontatamente, perché esistano. Fanno parte del volume anche due scritti che mettono in luce sia il tema dell’a priori kantiano in un inedito rapporto con la percezione della forma sia la posizione di Lorenz nei confronti del dibattito tra Scienze della Natura e Scienze dello Spirito. |