Da sempre la Sibilla affascina e viene dipinta come donna veemente, vitale e affascinante, come personalità dalle enormi doti soprannaturali quali la profezia, la chiaroveggenza, il contatto con il divino. E la sua immagine contiene una forza tale che è giunta fino ai giorni nostri prestando il suo nome a schiere di operatrici di tarocchi, osservatrici di sfere di cristallo, lettrici della mano, medium, chiaroveggenti. Questo libro è una ricerca sulla Sibilla. Se ne indaga l’origine, l’età, le varie tipologie, le caratteristiche, attingendo dal mito e dalla storia. Si va parecchio indietro e si arriva fino alla preistoria. Ai tempi della Grande Dea. Si racconta quindi della Grande Dea, sia in rapporto alle ricerche e agli studi innovativi effettuati dall’archeologa Marija Gimbutas, sia approfondendo le manifestazioni e i significati molteplici dei quali tale Dea si è caricata nel corso degli anni. E ne emerge che alla base della Sibilla come donna realmente esistita, Grande Dea, Luna, Profetessa, Strega, si trova l’Archetipo del potere femminile. Un potere di tipo tellurico e terreno, carnale e istintivo, della bellezza della materia e dei suoi mille aspetti, del fascino insito nella natura viva e morente. Una tessera mancante della nostra cosmogonia moderna; dove l’elemento aereo, celeste, puro, astratto, predomina e despotizza con ricadute soprattutto in ambito spirituale e psichico sulla completezza dell’essere umano. |