L'Autore riporta una serie di importanti lezioni, di tipo esoterico-iniziatico, svolte in forma di dialogo, di conversazioni a due, avvenute abitualmente all'ombra di un tiglio. Al di là del simbolismo e della "finzione" letteraria, l'opera contiene la più ampia, documentata e approfondita esposizione del sapere iniziatico occidentale, del quale peraltro frequentemente risale alle origini, ricostruendo le fonti di tale sapere, ritrovabili spesso nella Bibbia e nei Vangeli, nella civiltà egizia ed in quella mesopotamica, assira, sumera, babilonese, e così via. Attraverso tortuose ma non inesplicabili vie, quali ad esempio la simbologia dei Tarocchi e dell'Apocalisse, la rilettura esoterica di antichi testi e la tradizione sapienziale occulta, tale antico sapere è giunto fino a noi. Altrettanto evidente appare che i custodi e i cultori della scienza iniziatica, coloro che per secoli e in forme diverse hanno tenuto accesa, conservata e tramandata l'antica fiamma, sono gli odierni adepti della Fratellanza della Luce. Nella simbologia, nella gerarchia e nell'ordine massonici ritroviamo infatti l'antica e nuova Gerusalemme, quella che aprirà le sue porte di luce ai veri cercatori. Tuttavia questa non è, e non vuole apparire, opera "di parte", indirizzata a pochi, quanto opera di tutti e per tutti, destinata quindi a tutti coloro che sinceramente desiderino accedere al più vero e ampio sapere iniziatico. Il dialogo, semplice e comprensibile, la rende veramente adatta a tutti: una sorta di rivelazione di antichi segreti fatta da un "don Juan" del mondo occidentale. 180 dettagliate illustrazioni rendono più semplice e piacevole la comprensione del testo.
CAPITOLO 0
La guerra di Andràz contro I Ciucciaspudàc
Andrea, o Andrea dei Dolori, nome con cui chiama sé stesso, oppure Andràz come è chiamato con disprezzo dai nemici, ha già lottato duramente ed a lungo per Te, Amico Lettore, contro i Ciucciaspudàc (succhiasputi). Dovrebbe essere agevole perciò seguire il suo pensiero ed il suo insegnamento in tutta chiarezza, senza essere sviato dalle suggestioni occulte e dai pregiudizi inculcati in tutti noi fin dalla nascita.
Tutte le parole di questo libro infatti, e soprattutto le parole tratte dai testi sacri, sono divenute come vergini; hanno, per dirla con Goethe, «del primo giorno lo splendore».
Andrea in ciò è stato potentemente aiutato dalla Fratellanza della Luce e quindi bisogna ringraziare anche questi pietosi amici dell'uomo.
Questo libro è stato concepito per tutti coloro che sono liberi e di buoni costumi. Queste sono le qualità indispensabili per cogliere l'essenza e lo spirito di qualsiasi insegnamento.
Giovan Battista Vico ci esortò a penetrare nei misteri della Storia facendo uso dell'intuizione e del buon senso che in questo caso sono gli unici mezzi scientificamente validi.
Se seguiremo con questo metodo i voli di Andrea arriveremo di certo molto lontano.
Per coloro invece il cui cuore non comprende o non vuole comprendere il profondo anelito di Andrea, la sua serietà ed il grande amore per la verità, valgano le antiche parole: « Quando Egli fu solo, i suoi discepoli con i dodici lo interrogarono circa le parabole. Egli disse loro: A voi è stato dato il mistero del Regno di Dio, ma a quelli che sono fuori tutto è proposto in parabole, affinchè guardino bene ma non vedano, odano bene ma non intendano affinchè NON SI CONVERTANO E NON SIA LORO PERDONATO ».
Moltissime parti di questo libro hanno un linguaggio involuto ed il motivo è che in una sola frase si sono voluti condensare concetti ai quali sarebbero state necessarie più frasi per esplicarsi con proprietà di linguaggio.
Tra la brevità e la chiarezza si è scesi ad un compromesso. Certi concetti inoltre sono tanto nuovi ed il territorio tanto vasto ed inesplorato (su questa traccia da pionieri un giorno sorgerà una nuova scienza) che ci si è trovati davanti a delle grosse difficoltà d'espressione. Unito ciò al fatto che non tutto si poteva dire.
Si è quindi preferito esagerare nella sintesi piuttosto che allargarsi in un'analisi che avrebbe finito per far naufragare questo esile vascello che si vanta di trasportare un'idea unitaria che è una chiave in grado di aprire molte porte.
Ci si sente anche in dovere di avvertire che certi errori sono stati inseriti volutamente, in ossequio ai dettami della Tradizione che vuole lettori attenti e perspicaci.
L'autore
Precenicco, marzo 1988 |