I Romani fecero propri i Mysteria– detti così alla greca, in senso religioso istituzionale – dopo avere a lungo frequentato l’ignoto, gestito severamente dall’autorità civile. Accanto alle vere e proprie conclamate religioni misteriche di varia origine e stile, Di Giacomo esamina anche i sistemi minori, in cui e per cui i Romani vennero in qualche modo a fare l’esperienza diretta dell’inconoscibile, ossia, i fenomeni di divinazione, augurazione, oracolistica, aruspicina, astrologia. |