Tra le popolazioni europee, quella dei celti fu la prima a creare una grande civiltà nella zona temperata a nord delle Alpi. Stanziatisi già in epoca preistorica tra il Mare del Nord, il Reno e il Danubio, i celti si diffusero in seguito in gran parte del continente, spingendosi fino alle isole britanniche, facendosi conoscere per intelligenza e aggressività. Artisti e guerrieri, cacciatori e predoni, rimasero tuttavia, per molti aspetti della loro cultura, fortemente legati alle manifestazioni della vita agreste, in remoti villaggi sparsi tra le immense foreste dell'Europa centrale. 1 loro idiomi e le antichissime tradizioni si mantennero pressoché intatti nelle isole poste ai limiti nordoccidentali dei loro territori, in particolare in Irlanda, e i caratteri della loro organizzazione sociale lasciarono tracce durature. Avvalendosi di queste fonti, delle informazioni fornite dagli autori classici e delle ricchissime testimonianze archeologiche, T.G.E. Powell analizza l'antica nazione celtica e le sue relazioni con greci ed etruschi, dal sorgere della cultura di La Tène alle più tarde manifestazioni artistiche, dalle invasioni in Italia, Spagna e Asia Minore alla conquista romana. Illuminanti sono le notizie raccolte sulla religione, sulle antiche feste dei clan, sul riti celebrati dal druidi nel cuore delle foreste. Nessuno, in precedenza, aveva indagato così diffusamente questa civiltà, che è una delle fonti più segrete della cultura europea.
Pagine 281 con numerose illustrazioni comprendenti 79 fotografie bianco e nero, 25 disegni e 9 carte geografiche |