…l’Intelligenza si manifesta nel suo senso dialettico: intelligenza, cioè, dei rapporti universali tra i momenti della vita: conoscenza quindi della chiave ciclica dell’essere, che è esistere, morire e rinascere. Il Maestrato in quanto conoscenza della morte contiene, a rigore, il vero momento negativo (dell’Antitesi), raccolto nella sua parola di passo ove, riferendosi alla macabra impressione di disfacimento, contemporaneamente s’indica la sicurezza della spiritualità raggiunta. In modo analogo, all’alchimista, la operazione della riduzione della sostanza – o meglio di ciò che tale, nell’alveo della sensibilità, si denomina con il non essere e la decomposizione – garantiva l’approssimarsi all’Oro. Cosa può intendersi per “androginità” della Coscienza? Essa ha raccolto tutte le istanze, le ha capovolte e trasformate rifacendole in ulteriore affermazione di vita, in uno stato sintetico: ha dichiarato e dichiara la immortalità del Pensiero. Il Pensiero è universale ed eterno: non appartiene ad un individuo, ma all’Essere cosmico; non si stabilizza in sistemicità determinata, ma costantemente prosegue.
Carlo Gentile |