Sebbene possa sembrare strano parlare di esoterismo in relazione agli apostoli, la lettura attenta di un passo della Lettera ai Corinzi di Paolo di Tarso evidenzia insegnamenti esoterici avanzati che egli avrebbe offerto in privato a chi considerava pienamente completo nel suo sviluppo spirituale. Come la sapienza degli antichi saggi greci, questa "sapienza nascosta" riguarda realtą al di lą della comprensione della mente e dei sensi umani, che possono essere intuite solo attraverso l'assistenza divina. In questo studio si esamina il contenuto della "sapienza nascosta di Dio" descritta da Paolo e si sostiene che essa rappresenti il suo insegnamento esoterico avanzato, dove viene sottolineata la connessione tra sofferenza e gloria: conformando l'io esteriore alla sofferenza e alla morte di Cristo si trasforma l'io interiore nell'immagine di Dio. Gli stessi temi sono da vicino riflessi nel modo in cui "il mistero del regno di Dio" č sviluppato esotericamente nel Vangelo di Marco e nella versione "mistica" di quel vangelo contenuta nella Lettera a Teodoro di Clemente di Alessandria. |