Il Picatrix, attribuito a un autore arabo medievale, lo pseudo Maslama al-Magriti, è in realtà opera di origine ermetica greco-egizia, ed è il testo di magia più diffuso nella cultura esoterica antica e medievale. Fu tradotto dall’arabo al latino in Spagna, fra il 1047 e il 1051, ed ebbe un posto preminente nelle biblioteche dei maggiori fi losofi dell’età umanistico-rinascimentale. Il Picatrix fu poi considerato un manuale satanico in Occidente mentre il grande pensatore arabo Ibn Khaldun lo aveva invece definito “il trattato di magia più completo e meglio costruito”. La presente edizione è la prima traduzione italiana del testo latino a cura di Paolo A. Rossi.
Il De Radiis, o Teorica delle arti magiche, fu tradotto dall' arabo in latino nel XII secolo e divenne in Occidente – insieme al Picatrix – il più diffuso manuale di magia naturale del Medioevo. Nel De Radiis, la cui matrice ermetica e neoplatonica è indubbia, sono messi in luce non soltanto i metodi, ma anche i significati filosofici e teologici del mondo magico, nelle loro relazioni con l’astrologia. Il suo presunto autore è il grande fi losofo Al-Kindi (Bassora?, Baghdad 870 ca.) A cura di Ezio Albrile e Stefano Fumagalli |