In questo volume, che raccoglie alcuni lavori già pubblicati, ma da tempo fuori catalogo, e un inedito, tratto da una conferenza del 1971, c’è l’essenza del credo esoterico e tradizionale di Gastone Ventura. A cominciare dal significato della parola Conoscenza, nel senso spirituale del termine, che nulla ha a che vedere con la moderna accezione di cultura di massa. Un Sapere tradizionale - per Ventura - che si fonda sui principi universali della metafisica, contro il sapere modernamente definito, quello della divulgazione massificata, invece, esclusivamente analitico ed esteriore. I messaggi della Tradizione sono il filo rosso che unisce i testi raccolti in questo volume. Messaggi che arrivano attraverso quella che Ventura definisce Via Sanguigna, l’ereditarietà, i richiami verso un lontanissimo passato, uno stato di coscienza particolare, la memoria e il pensamento. Messaggi velati e ri-velati e incomprensibili ai più. Gastone Ventura ne affronta lo studio utilizzando le chiavi fondamentali della Tradizione: simbolo e mito.
Massonico, infine, è l’argomento di una conferenza che Gastone Ventura tenne nel 1971 a Venezia. Una conversazione sul Rito Scozzese Antico ed Accettato, nella quale, a distanza di trent’anni, ritroviamo elementi sempre attuali, ma anche un’interessante rilettura storica ed esoterica.
A cominciare dalle origini: quella presunzione di appartenenza agli Ordini cavallereschi sulla quale Ventura nutriva serissimi dubbi. Ma anche le chiare, controverse se vogliamo, posizioni del Nostro sulle donne in Massoneria e sull’invocazione al Grande Architetto dell’Universo.
Un documento fondamentale, insomma, per comprendere la storia e la fortuna di questo Rito.
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Gastone Ventura - (1906-1981), di nobile famiglia parmigiana, giunta nel Veneto in età napoleonica, visse a Venezia e fu Gran Maestro dell'Ordine Martinista e Sovrano Gran Ierofante Generale del Santuario Adriatico dei Riti di Misraim e Memphis. Fu anche Reggente del Gran Priorato d'Italia del SUPERNUS ORDO EQUESTER TEMPLI (Ordine templare). Prima della sua morte, avvenuta il 28 luglio 1981, 'pose in sonno' l'Ordine del Tempio Italiano. Viceammiraglio della marina Italiana, fu giornalista, critico, scrittore ma, soprattutto ricercatore metafisico di profonda onestà. |