Ogni bambino ha diritto alle sue fiabe, alle sue storie, a quei racconti narrati per favorire il sonno, il dialogo e quell'intimo momento di relax che ogni genitore dovrebbe concedere e concedersi più volte al giorno.
Ogni volta che metto a letto mio figlio, ogni volta che i suoni della casa si spengono insieme alle luci, ci rimane quel tenero istante di complicità dove storie e animaletti prendono vita e forma godendo di un attento ascoltatore e di un discreto narratore.
In queste fiabe e avventure nate tra boschi e savane, tra fiumi e foreste, ho sempre cercato di inserire qualche blando esempio di ciò che il mondo chiama paranormale, qualche dose di sana energia spirituale e magica veggenza che aiutasse mio figlio a comprendere il mondo sottile che oltrepassa il tempo e la materia.
Sogni lucidi, profeti, viaggi astrali e persino qualche alieno comparivano nelle fiabe in modo naturale e spontaneo; dimensioni energetiche, aldilà, reminiscenze e vite passate creavano divertenti situazioni in cui gli animaletti fraternizzavano tra di loro sorseggiando frullati e gustando cibi vegetariani. |