L’opera di René Guénon è uno dei punti di riferimento indispensabili per chiunque voglia conoscere le dottrine tradizionali, quelle orientali prima di tutto, e quanto rimane di quelle che erano proprie dell’Occidente.
Non si può non vedere che il mondo, nelle condizioni attuali, non è mai stato così lontano dallo spirito tradizionale, e come le forze contrarie a quest’ultimo stiano diventando sempre più aggressive e distruttive. Ci sembra perciò più che mai necessario che tutti gli scritti di René Guénon siano messi a disposizione dei lettori, poiché in ogni sua pagina si può trovare un nuovo insegnamento per chi ricerca il senso ultimo della Conoscenza universale, e così avviene anche per le lettere raccolte in questo volume.
Nonostante Guénon avesse senza sosta ribadito la sua individualità e la sua storia personale non hanno nessuna rilevanza nella sua opera, negando ogni valore ai dati biografici, pubblicare questa corrispondenza non contraddice la sua presa di posizione. Nelle sue lettere si incontrano numerosissimi passaggi relativi a questioni dottrinali, che finiscono per costituire un corpus a se stante, che è stato qui riunito e commentato, riorganizzando i brani secondo il modello dei libri pubblicati dallo stesso Guénon. La coerenza e il rigore con cui l’Autore rispondeva a ogni domanda dei suoi interlocutori e con cui trattava ogni argomento, rendono queste lettere un ricchissimo commentario alla sua opera e preziosi chiarimenti a un gran numero di temi trattati nei suoi libri.
Tra i suoi corrispondenti, tanti e di diversi paesi, compaiono, tra l’altro, molti dei più importanti scrittori del Novecento. L’epistolario qui pubblicato copre un arco di tempo particolarmente lungo, dal 1916 al 1950. Attraverso queste lettere, René Guénon, il preteso “inattuale’’, si rivela ancora una volta un intellettuale di una straordinaria, urgente contemporaneità, che se non smette di porci di fronte ai limiti del nostro mondo, ci offre anche tutte le chiavi per superarli. |
René Guénon - (Blois 1886 - II Cairo 1951), antropologo francese naturalizzato egiziano. Studioso delle antiche simbologie orientali e occidentali, ha sostenuto la tesi della comune origine di tutte le credenze religiose e delle pratiche rituali. Alcune delle sue opere dottrinali fondamentali saranno abbozzate nella rivista La Gnose, da lui fondata nel 1909 e che vivrà poco più di due anni. Incomincia a pubblicare i suoi libri nel 1921, e il suo lavoro di esposizione delle dottrine tradizionali si sviluppa a Parigi fino al 1930. In quest’anno parte per il Cairo, dove si stabilirà definitivamente; è in Egitto che la sua opera di chiarificazione dottrinale proseguirà per un ventennio, fino alla morte nel 1951. |