Pubblicata per la prima volta nel 1589, quest'opera di Paracelso (1493-1541) si offre al lettore come un compendio di farmacologia ed al contempo come uno scritto teorico-pratico per l'utilizzazione dell'alchimia nella preparazione di composti per curare le malattie, conservare la salute, rigenerare l'organismo. Ricorrendo a tale arte, il medico può liberare le virtù attive, i cosiddetti mysteria, dai simulacri corporei in cui sono costrette, e mediante i procedimenti di di separazione alchemica ottenere due tipologie di sostanze, le quintae essentiae e gli arcana, grazie alle quali è possibile contrastare le affezioni morbose e, dopo averli risanati, restituire gli organi del corpo umano alla loro naturale funzione.
- Tratto dal commento riportato sul retro del libro - |