Androgino. Così è chiamato un essere umano che possiede insieme caratteri maschili e femminili. Secondo un antichissimo mito, ripreso da Platone nel Simposio, la condizione di androginia costituiva il felice status dell'uomo originario, finché questi non si macchiò d'una colpa di presunzione lanciando una temeraria sfida agli Dei. Per punizione Zeus l'avrebbe diviso in due metà, ognuna delle quali ha conservato nel tempo una struggente, inconscia nostalgia della parte mancante. Di qui l'origine della passione d'amore di ciascuna parte, che perennemente è alla ricerca dell'altra metà, per ricongiungersi nell'unità di coppia. Riferimenti al concetto di androginia si trovano -in quasi tutte le culture. L'Androgino appare come il simbolo universale di una bipolarità realmente presente in ogni forma dell'esistente e, nell'uomo, come archetipo antropologico. Come tale lo troviamo inciso nel nostro codice genetico, nella nostra bisessualità, cromosomica, anatomica, ormonale, psichica, animica. Il mito dell'Androgino costituisce un tentativo di fondare, sin dall'antichità, l'uguaglianza genetica (diritto naturale) e la pari dignità dei sessi (diritto positivo). Nella cultura esoterica è assunta come meta dei cammino iniziatico e come stato di perfezione |