In questa breve e documentata biografia di Gerberto papa Silvestro Il (999 - 1003) l'autore percorre un sentiero storico non abituale al suo modo letterario. Recupera, come un pezzo archeologico, un personaggio dimenticato. Bacchiegá "evoca" Gerberto perché egli incarna un'idea cara all'autore, quella cioè della visione unítaria delle varie discipline: filosofiche, scientifiche, sociali, morali che si intrecciano le une con le altre, come l'ordito di un tessuto la cui trama è l'esperienza esistenziale di un sacro radicalizzato. Garbato è, in pieno medioevo, un simbolo vivo di questa totalità conforme ad una prospettiva di saggezza ancor oggi scarsamente intravista. |