Paul Le Cour è certamente un precursore appassionato di quel generale moto di attesa, di preparazione e di speranza, che si caratterizza da qualche tempo, in più rami dello spiritualismo, con l'idea dell'approdo degli uomini all'Età dell'Acquario. Il Vangelo di Giovanni è, per l'autore, il vangelo dell'età nuova destinata a sorgere per 'l'uomo dell'Acquario" (Antefatto). Rispetto a tale uomo, l'Evangelista è l'esemplare della trasformazione e ne è la "prefigurazione" autentica. Ma la via è difficile, altre tempeste precederanno l'era della pace: Paul Le Cour non è stato influenzato dal pessimismo generalmente diffuso quando si scruta il futuro. Nella sofferenza umana di quest'opera è comprensibile ch'egli, da più decenni, abbia insistito a che gli uomini si affrettassero a "costruire l'Arca ove rinchiudere gli Arcani" (Prefazione). "Quest'Arca è la Chiesa Giovannita". (dalla Introduzione di Carlo Gentile) |