La Storia dei colori qui presentata è la prima traduzione italiana di un'opera di Goethe molto ambiziosa ma particolarmente interessante perché si inserisce in un filone meno conosciuto rispetto a quello della produzione letteraria del poeta tedesco. Nell'attività di Goethe lo studio dei fenomeni scientifici - in particolare la mineralogia, la botanica e l'ottica - occupa in realtà uno spazio piuttosto consistente: uno studio che lo affascinò molto, a cui egli dedicò energie notevoli e molta passione. La Storia dei colori un illuminante esempio della ricerca del poeta tedesco in questi campi dello scibile e un'opera che soprattutto i positivisti amarono molto, in ragione di quella ricerca sistematica di un rapporto di causa-effetto tra passato e presente che informa tutta l'opera e li cui Goethe stesso parla nell'introduzione al testo. Goethe scandaglia con quest'opera la storia scientifica e metafisica dell'arte - e quindi del colore - attraverso studi e annotazioni su oltre 350 personalità che hanno contribuito, fin dall'antichità, alla strutturazione di una teorica dell'arte: da Epicuro, Platone, ad Aristotele via via passando al mondo romano, con Lucrezio e Plinio, e poi Agostino, Paracelso, Bacone, Galilei, Keplero, Newton...
Goethe è fermo nel proposito di ripercorrere la storia fin dalle origini, con una attenzione e una minuzia che però non sono pedanteria ma desiderio di rivendicazione del vero, volontà di ritrovare nella storia quella giustificazione che dia senso a ciò che avviene nel presente.
La percezione, la visione in questo caso diventa visione poetica; lo scienziato e il poeta coincidono ed è proprio l'occhio del poeta a dare unità ed espressione alle domande della scienza. Inevitabile è dunque il ricorso a metafore e immagini nella trattazione dell'argomento: «il trattamento primo dei fenomeni della Natura è poetico. La fantasia li trasforma in immagini». Dalla teoria Goethe passa alla storia della teoria, facendo parlare nelle sue pagine gli attori stessi del pensiero indagato in un ideale concerto di voci che, tutte insieme, danno il loro apporto alla conoscenza di quella che è, tra le attività umane, la forma più alta di espressione. |