Avendo vissuto in Giappone per moltissimi anni come corrispondente della BBC, Trevor Lcggett lo ha conosciuto a fondo, nei suoi aspetti più positivi e in quelli più difficili da capire e, talvolta, da accettare, per la mentalità occidentale. L'Autore ha il merito di incarnare gli ideali autentici e profondi del gentiluomo inglese del Novecento -tra cui autocontrollo, raziocinio, senso dell'umorismo, stoicismo - e di saper assimilare quelli giapponesi del budo, e ci presenta gli uni e gli altri con tono partecipe e allo stesso tempo obicttivo. In questo libro sono raccolti numerosi articoli scritti dagli anni Cinquanta in poi, che rievocano, con uno stile chiaro e diretto, le esperienze vissute praticando il judo e applicando gli insegnamenti dei grandi maestri giapponesi del passato con cui aveva avuto l'opportunità di studiare. Con un raro equilibrio, Leggett sa mettere in luce le caratteristiche più valide e originali delle espressioni culturali giapponesi e del budo, i valori che possono rappresentare uno stimolo ancora attuale per noi, così come i limiti e talvolta la rigidità che l'osservatore occidentale può incontrare confrontandosi con il mondo nipponico. Il tono di questi scritti di Leggett non è mai erudito o distante, sa come rivolgersi al lettore coinvolgendolo nel racconto, come se parlasse a un vecchio amico o a un compagno di pratica nel dojo, con la competenza e l'autorità di un maestro, ma anche l'umiltà di chi non si stanca mai di imparare. La sua conoscenza del Sol Levante spazia dalla lingua alla calligrafia, dallo Zen allo sho-gi - gli scacchi giapponesi - ma, naturalmente, la disciplina in cui è maestro rimane il/Wo, e proprio in questo campo il libro di Leggeri offre riflessioni, aneddoti e insegnamenti profondi per tutti i praticanti.
Trevor Legget (1914-2000), inglese, traduttore, interprete e autore di una trentina di testi suirOnentc e le dottrine orientali, per lungo tempo fu allievo de! filosofo e maestro di yog*i Hari Prasad Shastri, al quale ha dedicato le sue opere di argomento spirituale e religioso. Legget, uomo dai mille interessi e molteplici passioni - non ultima la musica classica -, nel 1938 si trasferisce in Giappone, dove perfeziona la pratica del judo, che aveva iniziato in patria sotto la guida del maestro Yukio Tani. Jndoka di riconosciuta fama - è stato il primo straniero a ottenere il 6° dan dal Kodokan di Tokyo -, dopo essere tornato a Londra, finita la Guerra, comincia l'insegnamento di questa disciplina presso il Budokwai.
Nel 1984 fu insignito di un'altissima onorificenza dall'Imperatore del Giappone, che gli riconobbe il merito di un incessante e proficuo impegno nella diffusione della cultura nipponica m Occidente.
Oltre allo Spirito de! bit do. Limi Editriee propone di Legget II-vecchio maestro zen, una eterogenea quanto interessante raccolta di scritti di memoria e insegnamento sullo Zcn.
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