Prima conferenza Dornach, 16 settembre 1922 Le esperienze dell'uomo fra morte e nuova nascita
Dopo la morte, l'uomo viene condotto alla sfera dei pianeti attraverso la parte soprasensibile del regno vegetale e di quello minerale, in particolare dei metalli. Nella sfera della luna trova il ritratto dei propri valori morali-spirituali e le anime di gruppo degli animali. Nella sfera delle stelle fisse, egli procede con le forze delle entità divino-spirituali, presso le quali è elaborato il germe spirituale del suo futuro corpo fisico. Tramite il legame con il Cristo, l'uomo può conquistare la forza di non lasciarsi sviare, nella discesa verso una nuova incarnazione, dalle forze animali nella sfera lunare.
Seconda conferenza Dornach, 17 settembre 1922 La connessione dell'uomo con le entità divino-spirituali Nell'organizzazione del capo vive uníimmagine dellíelemento cosmico sperimentato prima della nascita, la terza gerarchia agisce qui dietro la coscienza sensibile, senza essere disturbata dagli errori morali della vita terrena. Nell'organizzazione del torace domina l'alterna azione dell'elemento cosmico e di quello terreno, la seconda gerarchia accoglie qui il ritratto delle qualità morali-spirituali dell'uomo. Nell'organizzazione delle membra l'elemento terreno sovrasta il cosmico, qui agisce la prima gerarchia che trasporterà le forze delle sostanze terrene all'incarnazione di Giove: dopo la morte essa prende in consegna il ritratto delle qualità morali-spirituali dell'uomo che con la nuova nascita la terza gerarchia intesserà nell'organizzazione del capo.
Terza conferenza Dornach, 22 settembre 1922 La connessione della vita storica con il mondo spirituale - I: dall'antica India fino alla Grecia Epoca paleo-indiana e epoca paleo-persiana: attraverso l'inspirazione, l'uomo è con gli esseri spirituali lunari in una connessione che gli iniziati utilizzano per la direzione dell'umanità. Periodo egizio-caldaico: questa possibilità viene perduta, gli iniziati egizi riallacciano il legame con gli esseri lunari tramite la mummificazione dei corpi. Epoca greco-romana: i Greci si collegano agli esseri spirituali dell'aria nell'equilibrio fra inspirazione ed espirazione, su cui si basa il carattere particolare dellíarte e della filosofia greche (sapienza orfica, "Lira di Apollo"). A proposito dell'esametro e dell'origine dei poemi omerici.
Quarta conferenza Dornach, 23 settembre 1922 La connessione della vita storica con il mondo spirituale - II: necessità per il presente e per il futuroPer il passaggio della terra allíesistenza di Giove, nell'aria espirata sono impressi gli impulsi morali colti individualmente, significativi nel senso della Filosofia della libertà. Dal IV, V secolo dopo Cristo in poi, esseri elementari terreni attendono di potersi unire all'uomo per aiutarlo; egli potrà allora imprimere perfino nella composizione del sangue gli impulsi morali che coglie in libertà dentro di sé. A questa unione si oppone la sopravvalutazione dell'ereditarietà nei confronti dell'elemento individuale (Ibsen) e il moderno meccanicismo e individualismo (Gersenzon e Ivanov). Aloisius Mager e la sua critica all'antroposofia.
Quinta conferenza Dornach, 24 settembre 1922 Il significato delle mummie per la vita spirituale dell'antico Egitto e il significato fino ai nostri giorni di antiche, tradizionali cerimonie per la vita spirituale del presente
Solo tramite i morti, legati alle loro mummie, gli iniziati egizi potevano conquistarsi l'accesso al regno della natura. La relazione con queste pratiche di Caldei e di Ebrei; Mosé. Negli ordini occulti vengono tramandate fino ad oggi antiche cerimonie, che hanno un significato analogo ai corpi mummificati. Con queste cerimonie si collegano le entità elementari della terra e i non nati sotto la direzione degli Angeli. Uomini particolarmente dotati possono da queste cerimonie attingere contenuto spirituale. Questo riuscì in modo particolare a Goethe (e anche ad esempio a Wieland e al cancelliere von Muller). L'impronta spirituale nella filosofia della natura di Steffens, Troxler e Schubert, lo stile spirituale nello storico Johannes von Muller in confronto a Ranke e Taine. A proposito di Mauthner.
Sesta conferenza Dornach, 29 settembre 1922 Il significato del culto per il futuro della terra Corrispondenza fra interno della terra e sfera dei pianeti, conformazione del capo dall'azione unitaria di terra e di cosmo. Gli iniziati paleo-indiani e paleo-persiani studiavano nellíarte del respiro yoga l'agire delle forze del capo nel resto dell'organismo, gli iniziati egizi lo studiavano nelle mummie. La tendenza alla formazione e al dissolvimento di una "mummia eterica" nel processo respiratorio. Le antiche forme di culto tramandate fino nel nostro tempo devono venir compenetrate dalla forza del mistero del Golgota. Unione di scienza e religione in Paracelso. Nel culto giustamente compiuto vive l'elemento spirituale che agisce fino allo stadio di Giove. Il senso delle parole: "I cieli e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno". Il significato dell'espirazione per la preparazione del futuro.
Settima conferenza Dornach, 30 settembre 1922 La necessità di rendere vivo il morto pensare di oggi Il pensare abituale di oggi è il cadavere delle forze di pensiero prenatali. La concezione di Nietzsche sul divenire astratto del pensare nella filosofia greca (presocratici, Parmenide, Eraclito, Socrate, Aristotele; la filosofia dei Vedanta, i Veda). L'iniziato egizio non ha più il pensare vivente dell'antico Oriente, ma neppure il pensare astratto delle epoche successive; per mezzo delle mummie egli si educa all'astratto, morto pensare. Le forme cultiche tramandate sono oggi il cadavere di un elemento un tempo vivente. Goethe era in grado di raggiungere la vita spirituale partendo dalle forme cultiche della massoneria: un frutto di questo è l'idea di metamorfosi. La metamorfosi delle piante e degli animali. Il capo come metamorfosi del resto del corpo della precedente incarnazione. Necessità di una compenetrazione religiosa della scienza (il tavolo di laboratorio come altare). Oggi le forze dell'anima devono essere de-mummificate (Spengler).
Ottava conferenza Dornach, 1 ottobre 1922 La necessità di un nuovo varco verso il mondo spirituale Nell'evoluzione storica del mondo agiscono grandi impulsi spirituali che rimangono nascosti ad un esame solo esteriore. Le crociate (Templari, Cavalieri di Malta, Pietro l'Eremita, Goffredo di Buglione, Bernardo di Chiaravalle). Un punto nodale della storia europea: il papato di Niccolò I a metà del nono secolo. Il contrasto fra tre correnti spirituali. La prima nell'Europa occidentale: dai paesi arabi fin oltre l'Irlanda l'influenza esoterica della comprensione del Mistero del Golgota (i tre re Magi o i tre Re), che trova la sua espressione narrativa nel ciclo del Gral (Parzival di Wolfram von Eschenbach). La seconda nell'Europa orientale: tendenza verso il culto con sguardo al Santo Sepolcro come centro. La terza nell'Europa centrale: da Roma partono forme dogmatiche e articoli di fede (Bonifacio, Merovingi e Carolingi). La corrente occidentale doveva condurre all'esperienza del cosmo eterico, quella orientale allíesperienza del corpo eterico individuale. Per la comprensione del cosmo eterico sono necessarie idee più forti, il significato dell'idea di metamorfosi in Goethe e nella scienza dello spirito. Le tre correnti ricadranno più tardi nel materialismo. Il legame fra queste correnti e le crociate. L'atmosfera rosicruciana: "Colui che cercate non è più qui, cercatelo altrove". Oggi il Cristo deve essere cercato attraverso un nuovo varco verso il mondo spirituale. Appello ai soci della Società antroposofica.
Pa 144 (O. Omnia 216) |