Sette incontri con le sette porte della Verità: Mito - Anima - Iniziazione - Alchimia - Gnosi Dualismo gnostico - Muratoria
l titolo di questo lavoro non ha un carattere meramente provocatorio per la sua paradossalità, ma corrisponde alla realtà più vera delle cose, anche se rifiutata, in senso metafisico: la luna – non già il simbolo lunare – getta la sua ombra terribile e funesta sull’uomo. I ritmi biologici, che essa condiziona e che superano di gran lunga il suo riconosciuto effetto di marea o sui tempi del mestruo o sulla crescita degli ortaggi, sono, non tanto il simbolo della "necessità", quanto il determinismo stesso, ciò che è il vero e proprio condizionamento mondano: l’essere in ceppi quaggiù, il sognare la libertà col ritorno alla Patria lontana, secondo la classica formula gnostica proto-cristiana.
Dovremmo perciò dedicare questo lavoro alla Daimon che governa tutte le cose, come fece, nel Cinquecento circa prima di Cristo, Parmenide, il creatore della metafisica, nel Proemio del suo Trattato di antichissimo naturalista.
E dovremmo anche avere in mente un discorso fatto, a commento di quella dedica, da De Santillana, che crede di scorgere, nelle sembianze della Grande Dea, Afrodite Urania – massima potenza di questo nostro mondo – e, in essa, la stella Sirio che, quale primo orologio celeste, ritma i movimenti del cielo delle stelle in periodi di otto anni, facendo, di questo suo solenne muoversi negli abissi siderali, un disegno dal perenne significato: il Pentagramma. |