Con la pubblicazione della Setta Verde s’inizia una collana di testi d’antimassoneria che sono, paradossalmente, preziosi per la storiografia massonica. Il volume, pubblicato nel 1906 da Lodovico Macinai (di parte cattolica) sotto lo pseudonimo di F. M. Enigma, ripete, pur nella forma letteraria del suo tempo, i consueti parametri della polemica antimassonica. Diviso in tre capitoli, Lavoro interno, Lavoro esterno d’assalto, Lavoro esterno di conquista, il libro intende descrivere le metodiche massoniche nello scontro fra le concezioni confessionali e quelle democratiche, che si combatterono storicamente nei decenni a cavallo fra XIX e XX secolo. Ripresentare questo testo, dopo quasi un secolo, è utile alla comprensione più profonda delle attuali forme di pregiudizio e persecuzione contro la Massoneria, in quanto sono usate le stesse strumentali incomprensioni, le stesse accuse, le stesse metodiche di contro-informazione. La storia, a volte, è maestra di vita solo nella ripetizione, cosciente od incosciente, degli stessi errori. L’evoluzione etica e sociale della società è progredita nella società italiana, ma spesso contrasta incomprensibilmente con la ripetizione stereotipa d’antiche ed obsolete querele. Questo contrasto indica il permanere di sacche di conservazione o d’involuzione civile, elementi da sottoporre a vaglio e giudizio critico, sia storiografico sia politico, da parte della massoneria italiana, che ne soffre tutt’oggi le conseguenze. |