Nel paesaggio allucinato e selvaggio di un Messico antico e immutabile, fra le reminiscenze delle civiltà autoctone più remote, si placa il rumore della vita quotidiana, si dissolvono le preoccupazioni, gli affanni, le paure: si afferma, quindi, per regnare incontrastato, il silenzio interiore. Diviene così possibile attingere ad arcane energie, forze recondite dello spirito che la razionalità del moderno mondo occidentale ha soffocato, dimenticato, perduto. |