La mia mente era in un particolare stato di euforia. Incominciai a raccontare quello che avevo visto… giungere all’involucro luminoso… la totalità del nostro essere. Quello che sto per descrivere è un mondo estraneo al nostro; solo per questo sembra irreale. Carlos Castaneda
Carlos Castaneda, scrittore e antropologo peruviano è stato una delle figure più enigmatiche del nostro tempo. Partito negli anni sessanta alla volta del Messico, s’imbatte in un indio yaqui, Juan Matus (don Juan), grande sciamano che gli rivela una nuova dimensione. Affascinato da questa personalità carismatica, Castaneda abbandona gli schemi occidentali e si addentra nei meandri di una complessa arte magico-esoterica. Da questa esperienza totalizzante sono nati i suoi libri, divenuti famosi in tutto il mondo, in particolare Il dono dell’aquila. Sullo sfondo del paesaggio allucinato dell’arido altopiano del Messico, tra le antiche rovine delle civiltà autoctone più remote, Castaneda raggiunge il più alto dei poteri magici, il dono dell’aquila, la libertà. E privo di ogni tipo di condizionamento, diventa nagual, energia cosmica pura.
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