Il consistente numero di Autori blasonati che avallavano con il loro autorevole sostegno la storia dell'influenza determinante del Cavaliere scozzese sulla nascita e l'affermazione degli alti gradi scoraggiava ogni tentativo di revisione critica al riguardo. L'acquiescenza a quei numerosi giudizi, praticamente inappellabili, che, ormai durante più di due secoli, si ripetevano invariabilmente di generazione in generazione, aveva collocato il buon De Ramsay in una specie di nicchia, riservata ai santi fondatori, facendo di lui un Padre della Patria, un intoccabile. Col trascorrere del tempo, oltre duecento anni, si è venuto a creare un vero e proprio Mito di Ramsay. E la Massoneria, sotto tutte le latitudini, coltiva ancora quel Mito come ha coltivato tanti altri Miti che quella stessa ricca bibliografia, prevalentemente del secolo scorso e di quello precedente, le aveva trasmesso e che, purtroppo, al primo battere delle ali di una seria ricerca critica, si sono frantumati l'uno dopo l'altro. Il Mito di Ramsay ha retto finché ha retto il conformismo storiografico, ma appena qualcuno ha cominciato a lavorare con la propria testa molti nodi sono venuti al pettine e molte posizioni si sono dovute rivedere. La presente Opera si pone nel quadro di queste revisioni, e, nell'intento di contribuire all'ottimale restauro dì quel complesso mosaico che fu la realtà massonica francese della prima metà del XVIII secolo, ancora oggi oggetto di molte incomprensioni, si propone ai lettori nella speranza di colmare lacune informative, divenute ormai antiche, confidando, per le inevitabili mende, nel loro indulgente giudizio.
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