Un Apprendista della Gran Loggia d’Italia lavora sulla pietra grezza ponendosi non poche domande, attonito di fronte ad alcuni comportamenti, ansioso di percepire quanto è celato dietro oggetti, parole e movimenti che il Tempio offre alla sua conoscenza.
Il suo ingresso in Massoneria, la sua iniziazione vengono qui rivissuti attraverso le sensazioni, le perplessità, il compiacimento provati, nel tentativo di scoprire, finalmente, che cos’è questo “segreto” del quale tanto si parla.
Alcuni simbolismi vengono qui manifestati e viene presentata una disamina accurata – comprensibile appieno dagli iniziati e molto interessante per il profano – sulla Ritualità, in un confronto tra “Vecchi” e “Nuovi” Rituali, capace di fornire la giusta conoscenza all’iniziato ed anche al profano, che “non sa”.
Il “segreto”, finalmente, è qui rivelato, per il tramite di canoni strettamente esoterici e “raccontato” affinché “se ne sappia di più” ed in maniera più corretta e, soprattutto, affinché ci si liberi dal canceroso male del pregiudizio, grazie alla schiettezza del racconto ed a “rivelazioni” che, di solito, vengono gelosamente taciute.
Formato cm 14 x2 1 - Pagine 180
BRUNO AURICCHIO, avvocato penalista e giornalista, è nato e vive a Venezia. In virtù della sua competenza giuridica, dovuta anche a studi di criminologia e antropologia criminale, ha partecipato e partecipa a pubblici dibattiti e convegni, in veste di relatore, sui temi attinenti alla sua professione. |