Nel mezzo del cammino di sua vita una psicoanalista attraversa una profonda crisi professionale e umana: la sua formazione e la sua esperienza si rivelano ormai impotenti, sia a “curare” i suoi pazienti, che a farla uscire dallo stato di lutto permanente in cui vive dopo la morte del marito. Il suo vecchio Maestro le insegnerà un nuovo, antico, metodo di interpretazione e di cura, per i suoi pazienti e per sé, un metodo fondato non sulla parola, ma sulla “lettera”. Le “lettere” dell’alfabeto ebraico, formano anche le radici e le braccia dell’Albero della Vita, il simbolo più potente della Qabbalah: ognuna di esse istituisce un sistema di corrispondenze con l’intera esperienza umana, tutte insieme fondano i pilastri degli archetipi universali. La risalita dell’Albero della Vita condurrà Sophia e i suoi pazienti, tramite la sapienza del cuore, alla conoscenza che unisce le polarità, alla creatività che fonde immaginazione e logos, all’armonia fra la lettera mem e la lettera shin.
Il codice occultato nei versi del Cantico dei Cantici solleverà il velo sul segreto della realizzazione di tutte le potenzialità dell’essere umano, oggi e nel mondo a venire. |