I tre peccati capitali dell’odierna cultura/ L’aura umana / Scopi degli iniziati d’Oriente, d’Occidente e del gesuitismo / Il triplice mistero solare degli antichi tempi / L’uomo tripartito e i 12 sensi / La formazione del linguaggio ad opera dell’intelligenza cosmica / La scuola pitagorica / Tempo e spazio.
INDICE – SOMMARIO:
- Prima conferenza Dornach, 17 agosto 1918 La nostalgia delle anime per la vita spirituale; influssi frenanti esercitati dall’inerzia e dall’indolenza. Vi sarà una nuova comprensione dell’uomo quando l’essere umano sarà pensato congiuntamente all’elemento arimanico-luciferico, così come lo raffigura il gruppo scultoreo nell’edificio di Dornach; impulsi interiori della visione dell’arte che viene qui messa in atto. La sregolatezza della vita di pensiero nel nostro tempo. Ciò che importa non è il contenuto delle idee, ma il modo in cui esse vivono negli uomini. I tre vizi radicali della cultura contemporanea dell’umanità, nei quali si manifesta l’attuale passaggio dall’elemento luciferico a quello arimanico: ottusità, filisteismo, inettitudine. Il rimedio contro i malanni del nostro tempo è la scienza dello spirito.
- Seconda conferenza Dornach 18 agosto 1918 L’isolamento dell’uomo fisico rispetto all’ambiente terreno; l’inserimento dell’uomo spirituale-animico nelle correnti della propria interiorità animico-spirituale e in quelle dell’universo. I due poli della componente spirituale-animica dell’uomo. Il limite posto fra l’aura normale e l’universo che ne costituisce l’ambiente. Balenare improvviso, scontri, blocchi delle correnti; formazione dei limiti, le barriere all’esterno e all’interno. L’onda di sbarramento del ricordo; oltre la sua zona vi è un’interiorità cosciente. L’altra zona corrisponde alla forza dell’amore; ciò che ne rimane al di là, corrisponde all’elemento spirituale-animico dell’universo.
- Terza conferenza Dornach, 19 agosto 1918 Le due zone di confine dell’uomo animico. Prima del quarto periodo postatlantico il primo limite era ancora permeabile; il secondo lo diverrà nel sesto periodo. Già ora qualcosa comincia a filtrare, salendo dall’interno. Questo deve essere armonizzato. Orientalismo e occidentalismo (Tagore, Wilson). I differenti fini degli iniziati orientali e degli iniziati dell’americanismo. L’impulso orientale alla rinuncia al genere umano sulla Terra. L’impulso americano a un più deciso immergersi nella corporeità. Demonicizzazione arimanica dell’umanità mediante la tecnica. Salvezza mediante lo spirito del Cristo e la comprensione delle conoscenze della scienza dello spirito.
- Quarta conferenza Dornach, 24 agosto 1918
Ordine naturale e ordine morale. Il legame del Cristo con il mistero del Sole. La trasformazione della capacità rappresentativa dell’uomo che è necessaria per comprendere il dualismo Cristo-Gesù. Il mistero dell’uomo triplice. L’uomo tripartito quale immagine del suo archetipo. Il dualismo di verità e scienza e il suo superamento.
- Quinta conferenza Dornach, 25 agosto 1918 La struttura del capo, in quanto conformazione fisica di antichissima origine, risale a principi arimanici; l’elemento spirituale del capo è una formazione giovane. Nell’uomo del tronco agiscono fondamentalmente i principi del divenire della Terra. I principi formativi luciferici dell’uomo delle membra avranno il loro pieno compimento solo quando la Terra sarà entrata nell’esistenza di Venere. Accanto al punto di vista cosmico bisogna tenere presente quello umano, che guarda all’individualità dell’uomo. Importanza della subcoscienza, che è stata occultata e i cui differenti stadi, nel nostro tempo, devono essere di nuovo portati alla luce dalla coscienza dell’uomo. Il mondo sensibile. Incrocio delle correnti nell’uomo mediano. Ricordo, tableau universale e aura microcosmica. I sensi rivolti all’altro lato. Il parallelismo fra l’uomo microcosmico e l’alternarsi cosmico di giorno e notte. I concetti che collegano vita naturale e vita spirituale contengono ciò che può agire fecondamente nella vita sociale e storica, mentre la visione meccanicista del mondo ha portato l’umanità al caos.
- Sesta conferenza Dornach, 26 agosto 1918 Domande scottanti alle quali non si potrà mai rispondere con i mezzi del giorno d’oggi, poiché si sono smarrite le rappresentazioni relative all’uomo spirituale e terreno. L’illusione del Sole fisico. Spazio vuoto e materialità negativa; il concetto di meno che vuoto. I vuoti nel cervello come strumento della vita animica, che urta contro la massa cerebrale e vi si riflette. Dopo la morte dell’uomo essa diventa poi cosciente di se stessa. L’aura dell’uomo con le sue correnti, che costituiscono la vita animica dell’uomo, la quale è costruita con gli ingredienti del mondo animico. Dopo la morte l’uomo perviene quindi a una certa affinità con il mondo animico e con il mondo spirituale. Quegli ingredienti diventano liberi e si trasformano; con ciò la vita animica stessa si svuota e sorge la vita spirituale. Gli stati di trasformazione. Si può far fruttare l’idea della metamorfosi per comprendere il passaggio dell’uomo da una incarnazione all’altra. Il mondo fisico deriva dall’interconnessione dei pensieri delle gerarchie superiori, dei pensieri della forma con i pensieri della materia. Bisogna recuperare questi concetti concreti degli antichi misteri mediante la scienza dello spirito. Lo schema delle antiche scuole pitagoriche. L’eredità dei concetti astratti della romanità attraverso il Medioevo e l’età moderna. Così nel secolo decimonono si è perduto l’uomo, per riscoprirlo poi a partire dal lato animale. Questa situazione è causa di frattura e di fatti catastrofici. Gli elementi per comprendere l’uomo spirituale si trovano nella dottrina della metamorfosi.
- Settima conferenza Dornach, 31 agosto 1918 Rapporto della sfera morale e della sfera ideale con gli eventi naturali. L’illusione del mondo fisico esterno. La frattura tra idealismo e realismo e il dissidio della nostra vita spirituale, provocato dalla concezione naturalistica del mondo e dall’idealismo morale. Il nostro vivo rapporto con la ragione cosmica, riconoscibile nel fatto che l’ideale è all’opera nel linguaggio. La scomposizione del linguaggio da parte dei defunti. Il posto dell’euritmia nella struttura complessiva dell’evoluzione umana.
- Ottava conferenza Dornach, 1 settembre 1918
La comparsa di un’incisiva mendacità in determinate epoche storiche; attento esame degli aspetti concomitanti. La scuola pitagorica e il suo mondo circostante. Forze generative e forze distruttive. La polverizzazione delle parole dopo la morte. Disvelamento del senso spirituale della morte. Scomposizione del nome ineffabile di Dio. Nello sminuzzare la parola vocale per vocale, la spiritualità si svela emergendo dalla dissoluzione. Nella parola che si affievolisce si vede il baluginare della spiritualità dall’anima. Spiritualizzazione dopo la morte. Articolazione dell’uomo spirituale fra la morte e una nuova nascita. La forza universale delle Gerarchie, che orienta e che dà la morte. Disincantamento dell’elemento animico. La forza cosmica della “de-formazione”.
- Nona conferenza Dornach, 2 settembre 1918 L’essenza del tempo in analogia con lo spazio. L’uomo sperimenta soltanto la copia del tempo reale. Periodi del passato agiscono prospetticamente nel presente. L’analogia del tempo con lo spazio e lo stabile legame della essenzialità con il tempo. Arimane agisce nella natura dal passato. L’uomo scorre assieme al tempo e non si accorge della prospettiva del tempo; la conseguenza è che le potenze arimaniche possono agire in lui come potenze presenti; l’uomo perciò scinde dallo spirito la sua esistenza presente. Il fatto che l’uomo porti in sé degli ideali è la conseguenza di ciò, che egli porta in sé le potenze luciferiche, le quali tendono a strapparlo alla natura e a spiritualizzarlo. L’equilibrio si trova ancora nelle zone della sfera incosciente dell’uomo; attualmente esso viene prodotto dalla morte precoce di bambini e giovani. La morte di persone avanti negli anni rende la Terra fisica più spirituale di quanto normalmente non sia. Trasformazione delle forme umane dall’elemento spirituale-animico a quello umano: della forma del capo per opera di Arimane, di quella delle membra per opera di Lucifero. Nell’uomo del torace: azione delle entità divine normali mediante il soffio vitale. Qui vi è anche la linea di confine, la memoria, per la quale in questa trinità le potenze arimaniche del capo vengono separate dalle potenze luciferiche delle estremità, e non ci permettono di giungere a stabilire un collegamento fra ordine naturale e ordine spirituale.
Pagg. 224
VITA E OPERE DI RUDOLF STEINER
Rudolf Steiner ha lasciato un'opera immensa, sia per il suo contenuto, sia per la sua vastità. I libri e gli articoli formano la base per la «scienza dello spirito orientata antroposoficamente»; nel corso della vita egli la espose anche in conferenze e cicli di conferenze che, in numero di circa 6000, sono raggruppate e in grandissima parte pubblicate in tedesco dalla «Amministrazione per il lascito di Rudolf Steiner» in circa 350 volumi, oltre ai 30 volumi degli scritti. Accanto a questo lavoro egli svolse anche un'intensa attività artistica che culminò con la costruzione del primo Goetheanum a Dornach (Svizzera); esistono inoltre lavori pittorici e plastici. Le indicazioni da lui date per il rinnovamento di diversi settori culturali e sociali (arte, educazione, medicina, agricoltura) incontrano oggi sempre maggiore riconoscimento.
Per orientarsi nella strutturazione dell'opera di Rudolf Steiner si rinvia all'opuscolo: Sommario dell'Opera Omnia di Rudolf Steiner (Ed. Antroposofica) e per i titoli man mano disponibili in italiano al Catalogo annuale della stessa Editrice.
Diamo qui di seguito una breve biografìa di Rudolf Steiner e in pari tempo qualche cenno dei suoi scritti:
1861 Nasce il 27 febbraio a Kraljevec (allora Austria-Ungheria e oggi Slovenia), figlio di un capostazione austriaco. Trascorre la sua giovinezza in diverse località dell'Austria.
1872 Frequenta le scuole medie nella città di Wiener-Neustadt, fino alla maturità conseguita nel 1879.
1879 Inizia lo studio della matematica e delle scienze all'Università di Vienna e frequenta anche corsi di letteratura, filosofia e storia. Si occupa a fondo di studi su Goethe.
1882/1897 Cura l'edizione delle opere scientifiche di Goethe per la «Kùrschner National-Literatur». In italiano sono raccolte le sue introduzioni alle diverse opere di Goethe nel volume Le opere scientifiche di Goethe (ed. Melila, Genova).
1884/1890 Insegna privatamente a un ragazzo ritardato, portandolo alla maturità.
1886 È chiamato a collaborare a una grande edizione delle opere di Goethe (Sophien-Ausgabe).
Pubblica Linee fondamentali di una gnoseologia della concezione goethiana del mondo, (in Saggi filosofici, Ed. Antroposofica).
1888 Entra nella redazione della rivista «Deutsche Wochenschrift» di Vienna, pubblicandovi numerosi articoli (ora in Opera Omnia n. 31).
Tiene la conferenza Goethe, padre di una nuova estetica (in Arte e conoscenza dell 'arte, Ed. Antroposofica).
1890/1897 A Weimar collabora all'"Archivio di Goethe e Schiller" e pubblica gli scritti scientifici di Goethe.
1891 Si laurea in filosofia all'Università di Rostock.
1892 Pubblica la sua dissertazione di laurea ampliata con il titolo Verità e scienza, (in Saggi filosofici, Ed. Antroposofica).
1894 Pubblica La filosofia della libertà (Ed. Antroposofica), la più importante delle sue opere filosofiche ed anche la base per la sua successiva concezione del mondo.
1895 Friedrich Nietzsche, lottatore contro il suo tempo (ed. Tilopa, Roma).
1897 La concezione goethiana del mondo (ed. Tilopa). Si trasferisce a Berlino dove, assieme a O.E. Hartleben, dirige le riviste «Magazin fur Literatur» e «Dramaturgische Blàtter». Gli articoli relativi sono ora compresi nell'O. O. n. 29 e 32. È attivo in diversi circoli culturali.
1899/1904 Insegna nella "Scuola di perfezionamento per operai" fondata da W. Liebknecht.
1900/1901 Concezioni del mondo e della vita nel secolo XIX, ampliato poi nel 1914 con il titolo Gli enigmi della filosofìa (ed. Tilopa). Inizia l'attività di conferenziere, invitato dalla Società Teosofica di Berlino, e pubblica I mistici all'alba della vita spirituale dei tempi nuovi (Ed. Antroposofica).
1902/1912 Elaborazione ed esposizione dell'antroposofia mediante conferenze pubbliche a Berlino e in tutta Europa. Marie von Sivers (dal 1914 Marie Steiner) diventa sua collaboratrice.
1902 Il cristianesimo come fatto mistico e i misteri dell'antichità (Ed. Antroposofica).
1903 Fondazione ed edizione della rivista «Luzifer», in seguito divenuta «Luzifer-Gnosis». (Gli articoli ivi pubblicati sono ora raccolti nell'O. O. n. 34 in tedesco; diversi di essi sono anche pubblicati in italiano).
1904 Teosofia - Una introduzione alla conoscenza soprasensibile (Ed. Antroposofica).
1904/1905 L'iniziazione - Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori? (Ed. Antroposofica). Dalla cronaca dell'akasha (Ed. Antroposofica).
I gradi della conoscenza superiore (in Sulla via dell 'iniziazione, Ed. Antroposofica).
1910 La scienza occulta nelle sue linee generali (Ed. Antroposofica).
1910/1913 A Monaco vengono rappresentati uno all'anno i quattro misteri drammatici: La porta dell'iniziazione, La prova dell'anima, II guardiano della soglia, II risveglio delle anime, pubblicati dalla Ed. Nardini nella traduzione di R. Kùfferle e dalla Ed. Antroposofica nella traduzione di A. Sbardelli, con testo a fronte.
1911 La direzione spirituale dell'uomo e dell'umanità (Ed. Antroposofica).
1912 Il calendario dell 'anima (Ed. Antroposofica; Ed. Arcobaleno, Oriago).
Una via per l'uomo alla conoscenza di se stesso, in Sulla via dell'iniziazione (Ed. Antroposofica).
1913 Si distacca dalla Società Teosofica e viene costituita la Società Antroposofica.
La soglia del mondo spirituale, in Sulla via dell'iniziazione (Ed. Antroposofica).
1913/1922 Costruzione a Dornach (Svizzera) del primo Goetheanum a doppia cupola, in legno.
1914/1923 Vive fra Dornach e Berlino. Continua ed amplia la sua attività di conferenziere in Germania ed in Europa, approfondendo la concezione antroposofica del mondo e dando anche nuovi impulsi per rinnovamenti in diversi campi della vita: nell'arte (euritmia e arte scenica), nella medicina, nella pedagogia (fondazione della Scuola Waldorf nel 1919 a Stoccarda), nelle scienze, nella sociologia (triarticolazione dell'organismo sociale), nella teologia con la fondazione della Christen-gemeinschaft (Comunità dei cristiani).
1914 Gli enigmi della filosofìa (ed. Tilopa). 1916 Enigmi dell 'essere umano (non pubblicato in italiano).
1917 Enigmi dell'anima (Ed. Antroposofica).
1918 La spiritualità di Goethe nella sua manifestazione attraverso il Faust e la favola del Serpente e della Lillà, in Tre saggi su Goethe (Ed. Antroposofica).
1919 I punti essenziali della questione sociale (Ed. Antroposofica). In margine alla triarticolazione sociale, in appendice a I punti essenziali della questione sociale (Ed. Antroposofica).
viene distrutto da un incendio, probabilmente doloso. Rudolf Steiner fa il modello del secondo Goetheanum, costruito in cemento armato dopo la sua morte e ancora esistente come centro di attività antroposofiche.
1923 Rifondazione della Società Antroposofica, della quale Rudolf Steiner assume la Presidenza.
1923/1925 La mia vita (autobiografia incompiuta - Ed. Antroposofica). Massime antroposofiche (Ed. Antroposofica).
Elementi fondamentali per un ampliamento dell'arte medica secondo le conoscenze della scienza dello spirito (in collaborazione con la dott.ssa Ita Wegman - Ed. Antroposofica).
1924 Intensificazione dell'attività di conferenziere in tutta Europa. Il 28 settembre tiene il suo ultimo discorso ai soci della Società Antroposofica, prima della malattia dalla quale non si riprenderà più.
1925 Muore a Dornach il 30 marzo. |